1 / 10
‹
›
‹ 1 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Vista dell'installazione ambientale di "Senza Titolo (Eyes)", Fondazione Giuseppe Siotto, Cagliari, 2020.
Ph: Francesca Ledda
Ph: Francesca Ledda
2 / 10
‹
›
‹ 2 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Particolare dell'installazione ambientale di "Senza Titolo (Eyes)", Fondazione Giuseppe Siotto, Cagliari, 2020.
Ph: Francesca Ledda
Ph: Francesca Ledda
3 / 10
‹
›
‹ 3 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Particolare dell'installazione ambientale di "Senza Titolo (Eyes)", Fondazione Giuseppe Siotto, Cagliari, 2020.
Ph: Francesca Ledda
Ph: Francesca Ledda
4 / 10
‹
›
‹ 4 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Vista dell'installazione ambientale di "Senza Titolo (Eyes)", Careof, Milano, 2020.
Ph: Giacomo Infantino
Ph: Giacomo Infantino
5 / 10
‹
›
‹ 5 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Vista dell'installazione ambientale di "Senza Titolo (Eyes)", Careof, Milano, 2020.
Ph: Francesca Greco
Ph: Francesca Greco
6 / 10
‹
›
‹ 6 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Senza titolo (Eyes) n.4, glitter e colla su stampa c-print, 15x14 cm, 2019.
7 / 10
‹
›
‹ 7 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Senza titolo (Eyes) n.8, glitter e colla su stampa c-print, 12x18 cm, 2020.
8 / 10
‹
›
‹ 8 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Senza titolo (Eyes) n.17, glitter e colla su stampa c-print, 20x30 cm, 2019.
9 / 10
‹
›
‹ 9 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Senza titolo (Eyes) n.20, glitter e colla su stampa c-print, 20x25 cm, 2019.
10 / 10
‹
›
‹ 10 / 10 ›
pause
play
enlarge
slideshow
Senza titolo (Eyes) n.24, glitter e colla su stampa c-print, 20x30 cm, 2019.
Senza Titolo (Eyes), 2019-.
Fotografia analogica, stampa c-print, glitter, gomma crepla, dimensioni ambientali.
Questa serie nasce da una riflessione sulla memoria individuale e sui due emisferi che la compongono: il bene ed il male. Nucleo del progetto sono le fotografie legate alla mia memoria personale, estrapolate dal mio album di famiglia, dove la scelta dei soggetti è ricaduta su quegli individui portatori di negatività che, circondano o hanno circondato il mio cammino vitale. Come in un gioco, fatto di contrasti e di trasformazione dei significati, ho deciso di ricoprire l’immagine con il glitter, materiale impiegato per rendere perfetto ed accattivante un oggetto con problemi di fabbricazione, lasciando la visibilità solo agli occhi, intesi come soglie uniche di fruizione.
L’azione invasiva (e per certi aspetti portatrice di sventura) di modificare in un modo assai brutale l’immagine, pone l’accento sulle facoltà di immaginazione individuale, tese a ricreare un nuovo aspetto dell’immagine, diventando una sorta di viaggio verso il nucleo dell’anima. Scambi di sguardi, un vecchio e negativo ricordo che viene plasmato dalla comunità per ricostruire un nuovo ricordo, contemporaneo e più autentico.
Fotografia analogica, stampa c-print, glitter, gomma crepla, dimensioni ambientali.
Questa serie nasce da una riflessione sulla memoria individuale e sui due emisferi che la compongono: il bene ed il male. Nucleo del progetto sono le fotografie legate alla mia memoria personale, estrapolate dal mio album di famiglia, dove la scelta dei soggetti è ricaduta su quegli individui portatori di negatività che, circondano o hanno circondato il mio cammino vitale. Come in un gioco, fatto di contrasti e di trasformazione dei significati, ho deciso di ricoprire l’immagine con il glitter, materiale impiegato per rendere perfetto ed accattivante un oggetto con problemi di fabbricazione, lasciando la visibilità solo agli occhi, intesi come soglie uniche di fruizione.
L’azione invasiva (e per certi aspetti portatrice di sventura) di modificare in un modo assai brutale l’immagine, pone l’accento sulle facoltà di immaginazione individuale, tese a ricreare un nuovo aspetto dell’immagine, diventando una sorta di viaggio verso il nucleo dell’anima. Scambi di sguardi, un vecchio e negativo ricordo che viene plasmato dalla comunità per ricostruire un nuovo ricordo, contemporaneo e più autentico.
